Salto del Ventimiglia

Ultima modifica 10 luglio 2022

Poco oltre la chiesa di San Giuliano, in corrispondenza del vicolo Mendolilla, si apre un affaccio panoramico sulla vallata orientale dell’abitato, il cui vasto orizzonte giunge fino alle falde dell’Etna.
Il belvedere è stato realizzato nel luogo che, secondo la trazione storiografica basata sugli scritti del cronista Michele da Piazza e dello storico Tommaso Fazello, fu teatro della morte di Francesco I Ventimiglia; da qui infatti nel 1337 il conte di Geraci, inseguito dalle truppe regie di Pietro II d’Aragona, si sarebbe lanciato con il cavallo precipitando nel profondissimo dirupo sottostante. Una passerella in acciaio e vetro aggettante di circa tre metri dal filo della parete permette di rivivere metaforicamente il salto nel vuoto del Ventimiglia; inoltre, a corredo dell’affaccio, nell’attiguo locale a piano terra della Biblioteca Comunale è stato allestito un centro informativo dotato di una postazione multimediale e sono stati esposti dei bassorilievi artistici in terracotta incentrati sulla storia del luogo, opera del ceramista di Santo Stefano di Camastra Filadelfio Todaro.

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JUMP OF THE VENTIMIGLIA

Just beyond the church of San Giuliano, at the Mendolilla alley, there is a panoramic overlook over the eastern valley of the town, whose vast horizon reaches as far as the slopes of Mount Etna.
The belvedere was built in the place that, according to historiographic traction based on the writings of the chronicler Michele da Piazza and the historian Tommaso Fazello, was the scene of the death of Francesco I Ventimiglia; from here, in fact, in 1337 the count of Geraci, pursued by the royal troops of Peter II of Aragon, allegedly threw himself and his horse, plunging into the very deep cliff below. A steel and glass walkway jutting about three meters from the edge of the wall makes it possible to metaphorically relive Ventimiglia's leap into the void; in addition, to accompany the overlook, an information center equipped with a multimedia station has been set up in the adjoining ground-floor room of the Municipal Library, and artistic terracotta bas-reliefs centered on the history of the place, the work of Santo Stefano di Camastra ceramist Filadelfio Todaro, have been displayed.