S.S. Crocifisso (3 maggio)

Ultima modifica 10 luglio 2022

Tutti i geracesi, da sempre, hanno mostrato profonda venerazione per il SS. Crocifisso, la cui festa, secondo il calendario liturgico, ricorre il 14 settembre, ma per antica tradizione ha luogo il tre maggio. La magnifica statua lignea è venerata nella Chiesa di Santa Maria La Porta. La festa è preceduta da un ottavario. Tutti i geracesi e anche molti emigrati per otto giorni dopo il suono dell’Ave Maria si recano in chiesa per recitare il “Rosario” e la “Coroncina” seguita poi dalla Messa solenne. La mattina del tre maggio, coloro i quali durante l’anno hanno fatto il “Voto”, si recano presso il Monastero delle Suore Benedettine per prelevare la “Torcia”. Dopo la celebrazione della SS.Messa, verso mezzogiorno inizia la “Processione”. Sta davanti la Confraternità di San Francesco, seguita da quella di San Giacomo, Santo Stefano, SS. Sacramento (o Rotorio), della Madonna, di San Bartolomeo. Tutte precedute dal rullo dei tamburi. Indossano “l’abitino” o “cappa” di diverso colore.

La "Vara' e addobbata con fiori e quattro bacheche piene di oggetti preziosi donati al Crocefisso per grazie ricevute.

Dietro il Crocefisso il Sindaco, l’Amministrazione Comunale e i Consiglieri Comunali, i Vigili Ur­bani, uno dei quali porta "La Mazza” segno del potere; Ai lati della "vara" i carabinieri col costume di ordi­nanza e il pennacchio rosso.

Seguo no i fedeli, alcuni a piedi scalzi, recanti in mano il “Cero” votivo con un nastro bianco pendente di raso. Il cero, per tutto il tragitto rimane  spento. Esso rappresenta una “grazia” ricevuta. Seguono poi i “Deputati” del Comitato, alcuni dei quali ha il compito di raccogliere le offerte. Quindi i bambini” del paese che a piedi scalzi e con una corona di virgulti intrecciati sul capo gridano “PANI E PARADISU, MISERICORDIA SIGNURI”. Il momento più commovente è quando il Crocifisso esce dal portone principale della Chiesa. L’intensa espressione del volto del Cristo tocca gli animi di tutti coloro che hanno la fortuna di osservarlo. La statua lignea è portata a spalla a turno dai fedeli che fanno a gara per portare la “Vara” del Cristo sofferente.

Infine un gran numero di devoti seguono silenziosi e com­mossi

La processione avanza lentamente girando per le vie del paese, effettuando numerose soste per gli spari dei mor­taretti. 

In piazza del popolo, il Crocefisso entra nella Chiesa Madre.

Dopo la predica, fatta dal “Predicatore” che ha condotto "L'ottavario", il SS. Crocefisso viene ripor­tato nella sua Chiesa.

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H.H. CRUCIFIX (MAY 3)

All Geracesi have always shown deep veneration for the Holy Crucifix, whose feast day, according to the liturgical calendar, falls on September 14, but by ancient tradition takes place on May 3. The magnificent wooden statue is venerated in the Church of Santa Maria La Porta. The feast is preceded by an octave. All Geracesi and also many emigrants for eight days after the sound of the Hail Mary go to the church to pray the "Rosary" and the "Chaplet" followed by the solemn Mass. On the morning of May 3, those who made the "Vow" during the year go to the Benedictine Sisters' Monastery to pick up the "Torch." After the celebration of the Holy Mass, around noon the "Procession" begins. The Brotherhood of St. Francis stands in front, followed by those of St. James, St. Stephen, Blessed Sacrament (or Rotorio), Our Lady, and St. Bartholomew. All are preceded by the roll of drums. They wear the "abitino" or "cape" of different colors.

The "Vara' is decorated with flowers and four cases filled with precious objects donated to the Crucifix for graces received.

Behind the Crucifix are the Mayor, the City Administration and City Councilors, the Traffic Wardens, one of whom carries "La Mazza" a sign of power; On either side of the "Vara" are the Carabinieri in their customary costume and red plume.

They are followed by the faithful, some barefoot, bearing in their hands the votive "Candle" with a white ribbon dangling in satin. The candle, throughout the journey remains unlit. It represents a "grace" received. Then follow the "Deputies" of the Committee, some of whom are in charge of collecting the offerings. Then the children" of the village who barefoot and with a wreath of braided virgula on their heads shout "PANI E PARADISU, MISERICORDIA SIGNURI." The most moving moment is when the Crucifix comes out of the main door of the Church. The intense expression of Christ's face touches the souls of all who are fortunate enough to observe it. The wooden statue is carried on the shoulders in turn by the faithful who compete to carry the "Vara" of the suffering Christ.

Finally a large number of devotees follow silently and moved.

The procession advances slowly as it goes around the streets of the town, making numerous stops for the firing of firecrackers. 

In the People's Square, the Crucifix enters the Mother Church.

After the sermon, given by the "Preacher" who led "The Octave," the Holy Crucifix is returned to its Church.